L’inquadramento conoscitivo dell’area in cui si andrà ad operare costituisce la prima fase dello studio di fattibilità. E’ composta da indagini
propedeutiche alla definizione dei possibili interventi da attuare. Infatti, senza una precisa individuazione delle caratteristiche politiche, sociali
e naturalistiche dell’area di intervento, risulta difficile la pianificazione di interventi mirati e di successo.
AZIONE 1: inquadramento degli ambiti socio-economici
della provincia con la definizione degli obiettivi di rete
ecologica
Gli aspetti socio-economici e istituzionali del contesto territoriale della provincia di Varese sono state oggetto di un considerevole numero di
studi e ricerche, sia di carattere strutturale che congiunturale. L’inquadramento di questi aspetti verrà finalizzato alla definizione degli obiettivi
di rete ecologica e focalizzato nell’ambito territoriale di riferimento dei due corridoi oggetto di studio e avrà come fonte principale il Piano
Territoriale di Coordinamento della Provincia di Varese, nonché al DASSIL, Documento di Analisi e Indirizzo per lo Sviluppo del Sistema
Industriale Lombardo (elaborato dalla Provincia di Varese a cura del Settore Politiche Comunitarie) che tratta gli “Ambienti
socio-economici”
della provincia individuando parti di territorio con caratteristiche omogenee. In particolare, saranno oggetto di analisi i seguenti ambiti
territoriali:
- Colline moreniche del Basso Verbano
- Ambito Somma-Vergiate-Sesto
- Val d’Arno
Verrà indagata la struttura della popolazione, la struttura economica (dinamiche in corso e rischi) e lo scenario di riferimento, ovvero la
previsione di evoluzione futura di importanti variabili socio-economiche.
L’analisi prenderà in considerazione anche gli aspetti turistici, con particolare riferimento alle attrattive legate alla cultura materiale locale e a
quelle di carattere paesaggistico e naturalistico.
AZIONE 2: sinergie con progetti esistenti
Si prevede l’individuazione di progetti con finalità similari attivi o recentemente conclusi nel territorio in cui si andrà ad operare, per
condividere esperienze, studi, ricerche, che potrebbero risultare utili alla definizione degli interventi di connessione. Per esempio, sarebbe utile
un confronto con l’Università dell’Insubria, che ha svolto il progetto “Ripristino di corridoi ecologici fruibili dalla chirotterofauna tra le aree
protette Parco lombardo della valle del Ticino e Parco regionale Campo dei Fiori”, il cui obiettivo è il ripristino e la verifica delle connessioni
fruibili dalla chirotterofauna tra le aree protette del Parco Lombardo della Valle del Ticino e del Parco Regionale Campo dei Fiori, individuate
quali siti sperimentali.
La scelta di aree protette quali elementi alla base di una rete di corridoi ecologici sorge dalla considerazione che in tali realtà territoriali già
sussistono condizioni ottimali per il mantenimento di popolazioni vitali.