_AZIONI

 

INQUADRAMENTO CONOSCITIVO DELL’AREA DI INTERVENTO:

ASPETTI POLITICO SOCIALI

ASPETTI NATURALISTICI

 

FATTIBILITA’ INTERVENTI

FATTIBILITA’ TECNICA

FATTIBILITA’ ECONOMICO FINANZIARIA

FATTIBILITA’ GIURIDICO AMMINISTRATIVA

FATTIBILITA’ POLITICO SOCIALE

  SINTESI FINALE
 

HOME - Inquadramento dell'area - Aspetti naturalistici

AZIONE 3: Studio della vegetazione

Fase I - Analisi dello stato di fatto

Aspetti floristico-vegetazional
i
La vegetazione rappresenta il supporto fisico primario e indispensabile per l’esistenza e il transito della fauna, vertebrata e non; le sue caratteristiche, sia in termini di composizione che di struttura spaziale, e la sua distribuzione costituiscono pertanto elementi imprescindibili per l’individuazione e la ridefinizione dei corridoi ecologici. Da qui l’esigenza di analizzarne i caratteri più significativi funzionalmente agli obbiettivi del lavoro, sia su macro- scala (livello di paesaggio vegetale) che su micro-scala (livello di singole bio-unità., es. siepi, alberature etc.).

Analisi dell’eterogeneità spaziale
Su macro-scala, l’idoneità delle strutture vegetazionali presenti a svolgere in modo ottimale il ruolo di “corridoi” per il transito della fauna potrà essere valutato attraverso l’impiego di strumenti specifici, come l’”analisi dell’eterogeneità spaziale”, largamente impiegata in questo tipo di indagini.

Aspetti ecologico - paesaggistici
A supporto dell'analisi floristico-vegetazionale e faunistica viene condotto uno studio a scala inferiore (a livello di paesaggio), ciò per consentire una comprensione dei fenomeni e un controllo delle scelte a tale scala. In particolare si intende procedere al rilievo dell'ecomosaico dell'area in oggetto per almeno due soglie storiche (es. inizio secolo e attuale) con lo scopo di determinare la matrice paesistica e verificare le trasformazioni avvenute e le tendenze in atto. Tali risultanze saranno fondamentali anche quali termini di confronto per la proposta progettuale finale.

Fase II - Analisi di idoneità del territorio

L’utilizzo “incrociato” delle informazioni sulle componenti faunistiche con quelle derivanti dall’indagine vegetazionale consentirà di valutare l’idoneità del territorio all’insediamento ed alla diffusione delle «specie focali». In particolare, verranno identificati, tramite verifiche mirate in campo, gli elementi di criticità del territorio in oggetto.

Fase III - Analisi di fattibilità per l’individuazione in dettaglio delle zone

L’esame critico dei dati raccolti nelle fasi I e II, effettuato integrando i dati raccolti nell’ambito dell’analisi vegetazionale e di quella faunistica, permetterà di individuare le aree di maggior pregio naturalistico (Unità Areali - UA) e di valutarne l’idoneità come principali nuclei di diffusione, da e lungo cui tracciare le Fasce di Collegamento (FC) che costituiranno la base per la progettazione dei corridoi ecologici.
Per ogni singola UA precedentemente individuata, si provvederà alla schedatura tenendo conto delle caratteristiche biologico-naturalistiche (struttura della vegetazione, grado di conservazione degli ambienti);
Successivamente le singole UA verranno “virtualmente” collegate, facendo riferimento ai riscontri ottenuti nelle fasi precedenti, con fasce continue di territorio (FC) che costituiranno i corridoi faunistici propriamente detti. Nell’individuazione delle FC si indicheranno, per ognuna di esse, le caratteristiche di idoneità, in linea con quanto già evidenziato per la classificazione delle UA.

AZIONE 4: Studio della comunità ornitica nidificante

Lo studio prevede di monitorare le comunità ornitiche delle aree incluse nelle porzioni di territorio individuate come possibili corridoi ecologici per la connessione tra Campo dei Fiori e Parco del Ticino.
Si ritiene utile un approccio ‘ad ampio spettro’, mirante allo studio delle specie nidificanti, con lo scopo di individuare quelle più idonee per la definizione dei corridoi, nonché per l’individuazione delle principali necessità in termini di miglioramento ambientale ed interventi di mitigazione/rimozione degli impatti legati alle attività od interferenze antropiche.
Una volta completato lo studio, sarà infatti possibile individuare specificamente i taxa che, in base alle proprie caratteristiche di ecologia e distribuzione a scala locale, meglio si prestano per questo scopo.
Tuttavia, in base alle conoscenze pregresse relative alle esigenze ecologiche delle varie specie ed alla loro distribuzione a scala provinciale e regionale, è possibile suggerire ‘a priori’ un set di specie verosimilmente utili per la definizione dei corridoi, l’individuazione delle principali limitazioni di tipo ecologico (habitat insufficienti per estensione o qualità, tessere di habitat troppo isolate, etc.) e di altre necessità di intervenire contro impatti dovuti alle attività umane (es. presenza di cavi aerei pericolosi, viabilità impattante, etc.).

AZIONE 5: Studio dei mammiferi di medie dimensioni

Obiettivo della ricerca sarà la definizione della composizione della comunità di mammiferi di medie dimensioni che utilizzano i territori dei potenziali corridoi ecologici, stimandone l’intensità dell’uso. In particolare saranno studiati:

1. la composizione della fauna che utilizza i corridoi;

2. la fenologia dei fenomeni di passaggio;

3. le relazioni esistenti tra frequenza di utilizzo e le caratteristiche strutturali dei territori esplorati e del contesto ambientale.

Lo studio sarà indirizzato in particolare sui carnivori (ad es. puzzola, faina, martora, donnola, tasso) ma verranno analizzati i dati relativi a tutte le specie che verranno campionate dalle foto trappole (ad es. coniglio selvatico, lepre, riccio).

Lo studio verrà condotto tramite:

- analisi della bibliografia disponibile e di altri dati pregressi;

- ricerca di segni di presenza quali fatte e tracce;

- conteggi di animali investiti da autoveicoli su alcuni tratti campione della rete stradale;

- utilizzo di foto trappole.

AZIONE 6: Stesura della relazione di inquadramento
naturalistico e di connessione ecologica

Verrà effettuata un’analisi ed elaborazione dei dati raccolti da tutti gli studi scientifici condotti nell’ambito del progetto, sia eseguiti da FLA che da altri enti, nonché dai dati pregressi derivanti da bibliografia e da altre fonti inedite, che porterà alla stesura di una relazione scientifica finale di inquadramento naturalistico e di connessione ecologica tra Ticino e Campo dei Fiori e alla realizzazione della relativa cartografia.
Lo studio sarà preceduto da una fase di analisi e sintesi dei dati pre-esistenti relativi agli aspetti naturalistico/ambientali del territorio dei due corridoi al fine sia di formulare un quadro descrittivo il più esaustivo possibile, sia di evidenziare possibili punti di forza e debolezza in termini di
mantenimento/miglioramento della biodiversità.
L’analisi prevede uno studio approfondito della documentazione ad oggi disponibile avvalendosi in particolar modo di:

- atlanti faunistici;
- pubblicazioni scientifiche;
- relazioni tecniche;
- tesi di laurea;
- bibliografia grigia;
- raccolta di informazioni presso naturalisti locali;
- banche dati digitalizzate;
- consultazione del DUSAF2 (tematismi attinenti).

I dati così raccolti e sintetizzati verranno utilizzati per compiere una SWOT Analysis che restituisca in forma di matrice criticità e punti di forza del territorio. La relazione e la cartografia verranno realizzate da ricercatori FLA.

Comunicazione web: Marco Tessaro
Soggetto referente: Provincia di Varese, Settore Ecologia ed Energia